Dicembre 2015 - Viaggio verso i mari del Sud

 
Uno scricchiolio improvviso seguito da un assordante frastuono rese nota la burrascosa caduta di un candelabro nel palazzo.
L'imperatore Pegas seduto alla scrivania del suo studio si apprestava a concludere una lettera indirizzata al proprietario terriero Il Conte Sigfrid Von Durdhen,
le cui terre confinavano con quelle di famiglia, e con il quale urgeva un incontro per visionare assieme un mulino a vento andato distrutto durante una tempesta, posizionato sul confine, ed utilizzato
in comunione da entrambe la famiglie da secoli.
Il fastidioso rumore distolse il sovrano dai suoi compiti serali. Alzò lo sguardo con moderata compostezza, ripose la penna sullo scrittoio e si alzò per raggiungere sua moglie.
L'imperatrice si trovava in soggiorno, in piedi al centro del grande tappeto, compiva piccoli e nervosi passi avanti e indietro, senza  distogliere lo sguardo dal candelabro finito a terra miseramente.
"Mia cara cosa succede? Da quando usiamo i candelabri in casa...?" chiese l'imperatore Pegas.
La chioma purpurea e fluente di sua moglie vibrò, ed ella gli rivolse il suo sguardo... tenero, amorevole.
"Lo stavo spostando...un presagio..." sussurrò abbozzando un timidissimo sorriso.
Per qualche istante ogni spazio visivo della donna era stato invaso da macchie luminescenti e variopinte, accompagnate da un dolce suono melodioso
simile alla melodia di un flauto di pan. Ma subito dopo una nube scura aveva ingoiato avidamente  quei colori e zittito in modo barbaro quel delicato e gradevole suono.
Ed il candelabro si era ritorvato a volare, sfuggito alle mani della sua padrona.
Pegas conosceva molto bene le doti di sua moglie, e non sottovalutò nemmeno per un istante l'accaduto.
"Evaristo, fai chiamare subito la divinatrice" ordinò rapido.
Un'ora più tardi gli imperatori e la divinatrice di corte si consultavano in gran segreto nella biblioteca.
E dopo molto tempo...degno delle più note e lunghe attese, come sempre accade, giunse il verdetto.
La pesante porta di legno della biblioteca si spalancò e apparve l'imperatore.
"Radunate tutta la famiglia, si parte tra due giorni. Il mulino dovrà attendere."
 
E fu chiamato a rientrare a palazzo il capitano Shjzuo, impegnato a presidiare e controllare gli addestramenti presso la fortezza, a sud, ed il Duca cancelliere TheMatchelex, fratello dell'imperatrice, che in quel momento si trovava presso il Palazzo Muschiato di Argentya, terre di famiglia.
Tutti furono messi al corrente di ciò che stava accadendo, e tutti furono pronti a partire in poche ore.
L'alba di un nuovo giorno si apprestava... il sorgere di un possibile nuovo destino, forse miracoloso, forse letale.
 
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